Il 2 Novembre 2015 avrà luogo nel tribunale di Milano un processo contro un compagno di Francoforte arrestato durante la giornate di Mobilitazione contro l‘ EXPO.
**Sostenitori: Erste Tür Links Frankfurt (Collettivo studenti medi), AG Antirepression Frank-
furt (Gruppo di lavoro contro la repressione), akj arbeitskreis kritischer jurist_innen / AK Recht, Aktionsgruppe für den Aufbau der 3. Reihe, Antifa Kritik und Klassenkampf (Antifascismo critica e lotta di Klasse), attivisti autonomia, Bunte Hilfe Darmstadt, Fantifa Fankurt, [iL*] Interventionistische Linke Frankfurt (Sinistra intervenzionista), krisengruppe, kritik&praxis – radikale Linke [f]rankfurt (Critica & prassi), noborder ffm, NoTroika / Blockupy Frankfurt, Redaktion linksnavigator.de, Rote Hilfe Ffm (Soccorso rosso), Schüler*innengruppe, Siempre*Antifa Frankfurt, turn*left ffm (Svolta a Sinistra), LiLi Linke Liste (Uni-Hochschulgruppe) e diversi attivisti nella lotta per la casa, e contro il precariato così come attivisti sindacali della FAU, ver.di e GEW
Milano 27 Aprile quattro e mezza del Mattino: dalle porte di diversi appartamenti provengono tonfi e schiamazzi: la polizia politica perquisisce e sgombera diversi appartamenti e il centro del quartiere di Giambellino. Il tutto avviene una settimana prima del 1° Maggio. Da tempo per questa giornata sono state pianificate a Milano proteste contro l’ apertura dell’Expo e il suo devastante impatto sociale. L’atmosfera è tesa, da diverse settimane gran parte della stampa e del panorama politico istigano l’opinione pubblica contro le proteste: esse sono un pericolo per l’ordine pubblico. E così le persone presenti negli appartamenti vengono portate via. Si tratta di un colorato ed eterogeneo raggruppamento internazionale, 25 persone in totale. Non che ci preoccupino le nazionalità, però i poliziotti chiamano coloro a cui trovano un passaporto in base alla loro nazionalità e non in base al loro nome: francese, italiano….tedesco. La stampa isterica avverte da settimane dell’arrivo del Blocco nero internazionale e sull’opportunità di dargli il… benvenuto.
La cosa non ci è nuova, durante la mobilitazione di Blockupy, a Francoforte, erano gli “italiani“ i “francesi“, a seconda del caso, il nemico esterno di cui avere paura… Dopotutto nelle case, occupate da anni, sono stati trovati materiali di difesa contro i gas lacrimogeni e tra l’altro 4 degli stranieri arrivano da Francoforte da dove circa un mese prima, il 18 Marzo, ci sono state azioni e scontri contro il regime dell’austerità e la politica capitalista della crisi. Questi sono! Ma alla fine della giornata l’ “ l’operazione anti-terrorista“ ha un modesto successo: maschere, utensili da lavoro, uno striscione, sono il bottino delle perquisizioni di massa. Non è abbastanza per una buona storia.
E allora che cosa si può fare: nelle vicinanze la polizia trova un auto tedesca che senza tanti complimenti viene scassinata. Nel bagagliaio, come è d’ uso in ogni “buona” auto tedesca, utensili per guasti, bastoni da trekking, e naturalmente taniche di riserva da trasporto. Il tutto aggiunto alle bottiglie di succhi di frutta e acqua usate per il viaggio e un po’ di carte igienica, si trasformano, per la propaganda, in molotov. Nell‘ immaginario della polizia in ogni caso. Il tutto si può presentare alla stampa. È possibile presentare un responsabile. E cosi viene deciso di rilasciare 3 dei 4 compagni tedeschi, ma ad uno dei 4 compagni viene applicata la custodia cautelare. Beh almeno uno deve essere… Alle proteste contro l’apertura dell’EXPO il primo maggio hanno partecipato numerosi attivisti, provenienti da tutte le direzioni, da diverse realtà della resistenza, anche da Francoforte: sono venuti tutti per dimostrare insieme contro il capitalismo e l’oppressione. Non ci facciamo dettare l’agenda su quello che dobbiamo fare o non fare da un sistema basato sullo sfruttamentoSappiamo che qualsiasi opposizione all’ordine stabilito è un pugno nell’occhio per chi detiene il potere: siamo e saremo volentieri “il sale
nelle loro ferite”.
Naturalmente fanno di tutto per dissuaderci dalle nostre idee e convinzioni, usando contro di noi tutte le possibili azioni di repressione preventiva. A questo opponiamo la nostra solidarietà, la nostra resistenza e la nostra creatività. Al peso di piombo di carceri e tribunali contrapponiamo il nostro affetto e amicizia il nostro sorriso e la consapevolezza di essere dalla giusta parte
Lunedì 2 Novembre alle 11 avrà luogo a Milano il processo contro il nostro compagno di Francoforte. Il processo si svolgerà nel Palazzo di Giustizia di Milano in via Freguglia, primo piano sala H. Tutti sono invitati con noi a presenziare al processo per vigilare insieme sull’operato della giustizia italiana
Oltretutto, sono ancora molti i processi contro i manifestanti fermati il primo maggio, anche in questi casi ci sarà bisogno di tutta la solidarietà possibile.
La solidarietà non ha colori!
La solidarietà non ha confini!
La solidarietà è un‘ arma!
Per chi vuole contribuire alle spese processuali, Soccorso rosso raccoglie i fondi sotto la Rubrica „Milano“ conto bancario
Rote Hilfe Frankfurt/ IBAN: DE24 4306 0967 4007 2383 90/ BIC: GENODEM1GLS
Konto: 4007238390/BLZ: 43060967 GLS-Bank/ Rubrica: „Milano“